…due parole su “Casa Molisso” e su di me…
Pur avendo vissuto tanti anni in città, da sempre amo la campagna e, in particolare, le vigne: da quelle della villa in Brianza, dove papà ostinatamente coltivava la vite e produceva il suo Merlot, a quelle di “Casa Molisso”. Qui, nel Monferrato astigiano, sono giunta trentacinque anni fa: letta un’inserzione di vendita al mattino, al pomeriggio avevo già comprato quella cascina che sarebbe diventata la mia vita. Ne feci un rinomato agriturismo e incominciai a produrvi il buon “vino della Casa”. Imparai a coltivare la terra e la vite, e me ne appassionai a tal punto che giunsi ad acquistare un prezioso appezzamento a Monforte d’Alba: vi producevo un grande Barolo, assai apprezzato – fra gli altri – dalla prestigiosa rivista americana del settore “Decanter”.
Tornata stabilmente a Casa Molisso, decisi di svilupparne le potenzialità produttive nel campo della viticoltura: giunta ormai alla mia decima vendemmia, al momento attuale vi produco due Barbere e due Nebbioli in purezza e un “maritaggio” dei due vini, il piacevole “Barbiòlo”. Presto uscirà il mio primo vino bianco, mentre per il “Nizza” occorrerà ancora attendere un po’ di tempo…
I miei vini portano nomi legati alla mia vita: per quanto riguarda le Barbere, “Delia” sono ovviamente io, ma sempre io sono in “Elida”, l’anagramma del mio none di battesimo. I Nebbioli sono invece dedicati alle origini sarde della mia famiglia: se “Nice” è mia nonna, “Onnis” è il mio cognome da nubile . Il vino, per me, è un aspetto – l’aspetto immediato, naturale, gustativo – del Gusto, del Bello: senza voler volare troppo in alto, un buon vino dovrebbe elevare un po’ lo spirito, alla ricerca dell’Armonia, così come un buon piatto dovrebbe far sollevar dal piatto la testa di chi non vi cerchi semplicemente un po’ di calorie, ma qualcosa di diverso, di superiore…
Nel lavoro apprezzo la dedizione costante, l’amore per ciò che si fa, per ciò che faticosamente si crea: per fare certi lavori – come il mio e come tutti i lavori che comportano un contatto col pubblico – è necessaria quella passione che ti fa superare difficoltà e fatiche, sublimandole in un gesto d’amore, trasformandola nella tua stessa vita, vissuta intensamente, con serietà e senza superficialità…
Nella vita, apprezzo le persone sincere… o, per meglio dire, le persone autentiche: quelle – come sono solita dire – a cui non devi togliere tutti i vestiti per capire come sono realmente sotto… Amo poi il silenzio; il vento che queste colline sovente le sferza e talvolta accarezza; le persone d’animo buono, distanti da orgoglio e malizia, e chi sa tingere la vita con i colori della fantasia…