Il centro storico della città di Asti, capoluogo amministrativo del Monferrato astigiano, è caratterizzato dalle inconfondibili torri (o “case-forti”) trecentesche; dalle strette viuzze del cosiddetto “Recinto dei Nobili”, dalle numerose e belle chiese: il Battistero di San pietro (XII° secolo); la Cattedrale di Santa Maria Assunta (XIV° secolo, esempio insigne di stile gotico-piemontese, col suo prezioso protiro, finemente decorato; la Collegiata di San Secondo (XIII° – XV° secolo), con la sua antica cripta e gli affreschi trecenteschi. Patria del celebre tragèda Vittorio Alfieri, Asti è attualmente nota non solo per i suoi famosi e circostanti vigneti, ma anche per la storica corsa equestre del Palio (prima domenica di settembre) e della coloratissima “Sagra delle Sagre”, una popolarissima manifestazione incentrata su folklore e cucina avente luogo la settimana successiva al Palio.
Altri notevoli centri d’arte in Monferrato sono Casale (vedi infra); Montiglio Monferrato, con gli affreschi della Cappella di Sant’Andrea nel parco del Castello; Moncalvo, con i suoi belvedere e i suggestivi bastioni antichi; Acqui Terme, famosa già in età romana per le sue fonti termali e terapeutiche.
La stagione del Romanico ci ha lasciato in eredità numerose vestigia di nobilissimo carattere, quali le Pievi di San Nazario e Celso presso Montechiaro d’Asti, di Sant’Andrea ancora a Montiglio, di San Secondo nei dintorni di Cortazzone, mentre il progressivo passaggio al Gotico – già visibile nel Duomo di Casale oppure nella Basilica di San Pietro ad Acqui – può essere compiutamente apprezzato nel “più importante episodio d’arte architettonica nel Monferrato”, l’Abbazia di Santa Maria in Vezzolano (la cui fondazione si fa leggendariamente risalire a Carlo Magno), mirabile per ricchezza decorativa, con l’inconsueto, francesizzante jubé e lo splendido chiostro affrescato.
Altri luminosi esempi di arte tardo-gotica e rinascimentale sono ancora visibili a Casale, con riferimento tanto agli edifici sacri (la Chiesa di San Domenico, adorna di un sontuoso portale) quanto all’architettura civile (Palazzo Tornielli, Palazzo Anna d’Alençon).
E pure il Barocco è presente nell’antica capitale del Marchesato aleramico (Palazzo Gozzani di Treville), l’autentica “Cattedrale del Monferrato” dev’essere peraltro considerata la “notevole” Parrocchiale di San Giorgio a Piovà Massaia (attribuita a Benedetto Alfieri), mentre il maniero di Villadeati sviluppa nel tempo il suo impianto originario in una singolare Villa-Palazzo di forme settecentesche.
Ispirato, invece, alla “filosofia” dei Sacri Monti del Piemonte alpino è il Santuario di Crea, con la sua Chiesa di stile eclettico e le sue ventitré Cappelle tardo-cinquecentesche, sparse nel verde e celebranti i Misteri del Rosario.
Degno, infine, di menzione è il grandioso Santuario dei Becchi a Castelnuovo Don Bosco: esso ospita la Basilica (chiesa inferiore e superiore), la casa natale del Santo e il Museo missionario.